Meditare e agire, fare Arte

“Nella semplicità del proprio sentire”

Questo mi piace pensare quando pratico… e mi piace poterlo dire.

Inutile dire che dopo il triste e penoso periodo di pandemia e successivo immobilismo di ogni attività, sportiva e/o ricreativa, ho seriamente creduto che non avrei più avuto opportunità di tornare a fare eventi, pur piccoli ma sentiti, causa la complicazione delle persone che stentavano a riprendere un qualsiasi tipo di attività come in precedenza.

Forse mi sono fatto troppi scrupoli, pensando che allievi e persone interessate fossero principalmente occupate e volte a ripristinare una “normalità” di vita economica e sociale , piuttosto che pensare ad occupare il tempo libero. Questo ha dato vita ad un appiattimento della pratica, svolta solamente in palestra o nei Dojo e che poco avrebbe lasciato spazio a eventi culturali ed estensioni tecnico/pratiche. Dato di fatto oggettivo è stato il fatto che negli ultimi tre anni abbiamo tralasciato i seminari di approfondimento pratico dei Kata ogni 40 giorni. Nessuno li ha più chiesti e non ho più pensato potessero interessare, visto che ognuno era preso da personali problemi propri.

Avrei voluto organizzare molte volte, in tanti anni di pratica, un allenamento di fine anno, una meditazione notturna, una cerimonia del Tè propiziatrice per il nuovo anno… ma nulla. Comprendo bene che ognuno abbia impegni personali con le persone che ama e gli sono vicine, ma spesso le nostre insicurezze superano la voglia di fare e non ho mai spinto perchè gli allievi partecipassero.

Con mia grande sorpresa, e orgoglio, invece quest’anno così difficile ha lasciato un tangibile segno che io leggo personale. Proprio dai nuovi allievi arriva una richiesta di incontro durante le le festività natalizie e di fine anno proponendo un incontro di meditazione e pittura, condita ovviamente con un lauto pasto. Così con un manipolo di fedelissimi e non ci si troverà in collina nelle valli bergamasche per un ritiro di meditazione guidata e sperimentazioni, cui seguiranno pittura Sumi-e e chiacchiere tecnico/pratiche.

Forse proprio la sessione fotografica pre-natalizia che ci ha ritratti nell’intento di trasmettere il nostro sentire, forse il risultato che ha stupito e appagato molti, noi per primi. Un bel segnale comunque, che lascia bene sperare che il prossimo anno sia prolifico di interesse ad approfondire le nostre Arti praticate, spirituali e fisiche. La ripresa di impegni periodici potrà dare nuova spinta al gruppo che avrà modo di preparare anche impegni importanti per la promozione e per crescita tecnica e morale.

“Nella semplicità del proprio sentire”

Sto già pensando ad un tema tecnico per il prossimo febbraio 2024… hai suggerimenti?

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