Il Judo è un’arte marziale molto popolare nonché uno sport olimpico con una storia ricca ma relativamente recente. Scomponendone il nome in “ju” (morbido, flessibile, cedevole) e “do” ( via, cammino), scopriamo il vero significato del termine “judo”, ossia “la via della cedevolezza”. Il judoka, colui che pratica il judo, è quindi chi percorre la via della cedevolezza.
La storia del judo ha inizio con il jujutsu giapponese, praticato e perfezionato dai Samurai, che si difendevano da avversari armati con mosse e prese fisiche. Il jujutsu era così popolare in Giappone che nell’Ottocento si credeva ne esistessero 700 diversi stili.A partire dagli anni ‘50, tuttavia, l’introduzione delle armi in Giappone cambiò per sempre il Paese e condusse alla Rivoluzione Meiji nella seconda metà del XIX secolo, la quale portò alla crisi dello shogunato Tokugawa e riconsegnò il potere all’imperatore. Il risultato fu la caduta della classe dei Samurai e con essa la perdita di molti valori tradizionali giapponesi, l’insediamento del sistema capitalistico e dell’industrializzazione e la sostituzione delle spade con armi da fuoco in battaglia. Inoltre, a causa dell’accentramento statale, attività private come le arti marziali e il jujutsu caddero in declino: molte scuole chiusero e molti stili andarono perduti. Ma tutto questo portò alla nascita del judo odierno.
L’inventore del Judo
Jigoro Kano nacque nella località di Mikage, Giappone, nel 1860. Da bambino, Kano era gracile e cagionevole di salute, cosa che lo spinse a cominciare a studiare il jujutsu nella scuola Tenjin Shino-ryu del maestro Fukuda Hachinosuke all’età di 18 anni. In seguito si trasferì nella scuola Kito-ryo dal maestro Tsunetoshi Iikubo.
Durante la pratica, Kano (poi conosciuto come Professor Jigoro Kano) formulò le proprie teorie sulle arti marziali e sviluppò un proprio stile. In teoria, il suo stile cercava di sfruttare l’energia dell’avversario contro di lui ed eliminava alcune tecniche del jujutsu ritenute pericolose. Sperava che così facendo, la sua arte potesse finalmente essere accettata come sport. Quando Kano aveva 22 anni, la sua arte cominciò a diffondersi con il nome di Kodokan Judo. Le sue idee erano perfettamente al passo coi tempi, infatti, trasformatosi in uno sport, in un gioco di squadra, il judo venne finalmente accettato dalla società. La scuola di Kano, la Kodokan, venne quindi istituita fra le mura del tempio buddhista di Eishoji, a Tokio.
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