Festeggiamo 40 anni di Arti marziali!
Ricordo molto bene il 1982, erano anni in cui molte discipline marziali nemmeno si conoscevano. Bruce Lee imperversava nella cinematografia orientale e solo Karate, Judo erano conosciute, perfino l’Aikido era ai primi passi della diffusione nazionale.
L’Italia, come sempre in ritardo con la diffusione delle novità, accoglieva i primi allievi nelle palestre (con i maestri trepidanti e speranzosi un giorno di entrare nel Gotha celeste) che certo non erano le strutture moderne di oggi. Ancora l’ignoto avvolgeva la disciplina Jujutsu (Lotta giapponese, come veniva definita allora) con cui ho iniziato a praticare. Già, perchè la pratica era una cosa diversa dalla ginnastica… ma l’avrei scoperto molto più tardi il vero significato recondito.
Sono passato per esperienze, tentativi più o meno riusciti, Federazioni, Enti di promozione e similari, associazioni più o meno grandi e gratificanti. Certo, anche gli insuccessi hanno contribuito a creare l’uomo, l’atleta, la persona… anche questi fanno la storia di ognuno. Così come la ricerca di un qualcosa che colmasse le perplessità e le incertezze di allievo acerbo, tutto è parte di quel processo di crescita, analisi e evoluzione che ci ostiniamo a chiamare Do, la Via.
Come disse un mio (davvero grande) Maestro: “Se tu non fossi ciò che sei, non saresti approdato qui per conoscermi a imparare“. Ciò mi ha aperto gli occhi e ho compreso come il concetto di “pratica” possa definire un modo per progredire e diventare una “persona migliore”, pur con difetti, ma in cerca di miglioramento costante.
Gli sarò eternamente grato per gli insegnamenti ricevuti, come lo sono con tutti gli insegnanti, colleghi e allievi che mi hanno permesso di evolvere come insegnante e come persona, perchè la differenza di una pratica diversa si rende manifesta ogni giorno, ogni istante, nelle difficoltà come nei successi.
Allora, festeggiate con noi quarant’anni di buna pratica e volontà! Venite a trovarci in dōjō, partecipate ai nostri eventi e sosteneteci.
Per il Clan Bushido: Banzai, Banzai, Banzai!!!
Cauta riapertura
Tante volte durante la mia personale pratica mi sono trovato ad affrontare difficoltà pratiche, terreni instabili e spazi limitati. Mai come ora però, le limitazioni si sono accumulate e indispettiscono me come gli allievi: la necessità cautelativa imposta dopo l’emergenza SARS-2 ha inibito molti studenti i quali aspetteranno la prossima stagione, minando anche l’ultimo mese possibile di pratica o migrando verso corsi alternativi. Leggi tutto “Cauta riapertura”
Momenti storici
Sono passati anni da quando nel lontano 2008 conobbi coloro che sarebbero poi diventati i maestri a cui porto maggior rispetto. L’esperienza ha lasciato grandi ricordi di conoscenza e maestria sotto ogni punto di vista, portando ad un livello superiore ogni mia aspettativa di miglioramento.
Ho compreso molte cose che davo per scontate e messo nel bagaglio tecnico molto di più di ciò che volevo provare. Ho capito che le cose ascoltate e comprese davvero hanno un altro sapore e che avere a disposizione persone che ti rendono parte di questo modo di apprendere è proprio un altro modo di praticare.
Messe da parte le tecniche che credevo apprese, ho iniziato un lungo processo di rivalutazione e messa in discussione di ogni movimento e realizzazione di gesti tecnici. Perchè è proprio vero che non si smette mai di imparare e io sono piuttosto cocciuto e voglio sbatterci la testa. Ci ho messo del tempo, ma credo di avere raggiunto un nuovo stadio di pratica.
Così, malgrado questo anno ci abbia spezzato a metà a causa della pandemia globale e del fermo degli allenamenti, faccio una disamina del percorso fatto. Rivedo vecchi video degli esordi, delle abitudini, degli allenamenti e dei (molti) programmi tecnici che hanno segnato il progresso dlla pratica mia e dei miei allievi.
E più guardo indietro e più vedo la giusta direzione di ciò che andavo cercando. Adattamento, profondità, sensibilità si sono susseguite portando a volte benefici e altre volte difficoltà maggiori, confusione. Anche questo è praticare.
S. Savoldelli shihanke
Riapertura corsi 2019
Manca poco più di una settimana alla riapertura ufficiale del corso, ma siamo già in fibrillazione nella preparazione degli eveti che ci vedranno protagonisti. Già in questi giorni alcuni di noi toglieranno la polvere dalle lame e la ruggine dalle ossa per non farsi cogliere impreparati alla “prima”. Allenamenti non ufficiali ma non per questo inutili, restare fermi anche solo per due settimane azzera la memoria che necessita di allenamento e preparazione. Bentornati quindi alla realtà: contattate il gruppo per partecipare ed elevare lo spirito allo standard che vi siete prefissati.
La nuova stagione inizia da qui, accendete il guerriero che è in voi!
La nostra pratica è differente.
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